Carla Maria Russo

Recensione di Cuore Di Donna su Libero del 20 gennaio 2023

RECENSIONE di CUORE DI DONNA

A cura di Andrea Camprincoli

La prima avvocatessa Usa che difese un’italiana dalla sedia elettrica

Quando la mafia a New York si chiamava “Mano nera”, accadde un fatto che richiamò l’attenzione della stampa internazionale. L’Italia e gli Stati Uniti finirono sotto i riflettori dell’opinione pubblica mondiale. In America era stata abolita da un trentennio la schiavitù (1865) ma dominavano ancora i sentimenti razzisti verso i neri, le donne e gli immigrati. Se poi eri donna, immigrata e italiana eri già “carne da macello” pronta per la sedia elettrica. Come accadde alla povera Maria Inez Cortese (nome inventato). Una italiana, immigrata, al centro di un caso giudiziario ricco di colpi di scena, che segnò un prima e un dopo nella società civile americana.

Era accusata di aver assassinato il marito e già condannata in primo grado alla sedia elettrica. La discriminazione verso le donne avveniva anche nelle classi più abbienti, vietandone l’accesso alle professioni. Seppure laureate, le giovani donne finivano per fare le assistenti. Segretarie, figure anonime di “supporto”. Poi nel 1895 arrivò Miss Ann Bennett – un nome di fantasia di professione prima avvocatessa degli Stati Uniti d’America. A lei toccò il compito di difendere la povera italiana.

La storia di queste due donne è al centro del romanzo storico Cuore di donna (Piemme, pp. 434, euro 18,90), di Carla Maria Russo. Una grande scrittrice che ci commuove senza affogarci nella melassa
sentimentale degli incapaci (una rarità!). Con l’altro dono prezioso di avere una scrittura cinematografica in grado di portarci dentro la New York dei gangster che gravitavano nella Little Italy. Erano gli uomini affiliati alla Mano Nera. Tipacci col coltello a serramanico sempre in tasca. Gestivano il giro della prostituzione e facevano pagare “il pizzo”, in cambio di protezione da altri briganti. A dargli la caccia vi era il leggendario italoamericano Joe Petrosino. Il primo poliziotto italiano a diventare sergente capo della polizia di New York, vincendo le angherie dei suoi colleghi irlandesi. La storia di Maria Inez, fatta di violenze fin dalla nascita, è basata su fatti reali. Fu la prima detenuta rinchiusa nel carcere duro
di Sing Sing, la cui storia tragica ci terrà incollati alle pagine, col fiato sospeso, fino all’ultima parola. Si scoprirà la verità solo alla fine. Un bellissimo romanzo giallo. Il razzismo verso gli immigrati italiani ricorda il famoso caso giudiziario di Sacco e Vanzetti, tradotto nell’indimenticabile pellicola cinematografica del 1971, diretta da Giuliano Montaldo. Ma qui vi è anche l’avvocatessa Bennet, altro personaggio storico (romanzato), assunta dalla Nawsa (Associazione femminile per il voto alle donne). Le avevano affidato il caso proprio perché si trattava di una causa persa? E quindi la preannunciata sconfitta avrebbe rafforzato le convinzioni razziste verso le donne? O piuttosto per dimostrare l’esatto contrario? Che solo una donna avrebbe potuto portare alla salvezza un’innocente? Solo il cuore delle donne, sembra ricordarci findal titolo, potrà farlo.

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