Ah, i motivi per cui leggere sono talmente tanti che tratterò questo argomento a piccole e brevi “pillole” tornandoci sopra più e più volte.
Tutti coloro che volessero contribuire a redigere questo elenco dei “PERCHE’ LEGGERE”, sono i benvenuti, inviandomi i loro suggerimenti, opinioni personali e motivi per i quali, a loro parere, sono spinti a leggere o, in generale, è utile leggere. Li raccoglierò e pubblicherò nel blog i più originali e interessanti.
Intanto comincio io con il primo dei numerosi motivi che intendo elencare (gli altri li esaminerò in “pillole” successive)
LEGGERE PERCHÉ CI AIUTA CONOSCERE GLI ALTRI DAL DI DENTRO E, DUNQUE, A CONOSCERE ANCHE NOI STESSI
La lettura svolge questo ruolo fondamentale: ci svela le ragioni dell’agire umano, i meccanismi, i percorsi mentali che sono alla base delle scelte e delle decisioni che prendiamo, i sentimenti, le passioni, le pulsioni che ci agitano e ci spingono in una direzione o in un’altra. E’ come se l’autore si trovasse dentro la testa dei protagonisti del suo romanzo e, da quella posizione privilegiata, osservasse i percorsi psicologici che vi si realizzano.
Quante volte ci capita di dire: ah, come mi piacerebbe essere nella testa di quello lì (quella lì), per capire perché si comporta in quel modo assurdo!
Bene. In un buon romanzo accade proprio questo. L’autore vi spiega “cosa c’è nella testa di quella lì (o quello lì) e perché si comporta in quel modo, mettendone a nudo i tratti psicologici, i desideri, i tormenti, gli impulsi, i ragionamenti che sono alla base delle sue scelte e decisioni.
Per questo motivo, un romanzo diventa per chi legge un incredibile e formidabile strumento di conoscenza dell’animo umano, una sorta di corso di psicologia.
Ma, aiutandoci a conoscere gli altri, il romanzo ci fornisce un formidabile strumento di conoscenza anche di noi stessi, di percezione del nostro inconscio (ovvero di quella sfera segreta ma importantissima presente dentro ognuno di noi, sconosciuta a noi stessi eppure cruciale nel determinare la nostra vita) e di consapevolezza dei nostri bisogni più profondi (che spesso percepiamo solo come insoddisfazione, agitazione, sofferenza, senza riuscire a dare loro un nome, a individuarne l’origine, le caratteristiche e la una causa scatenante).
Nella prossima pillola vi fornirò due esempi per rendere meglio questo concetto del perché il romanzo è un formidabile strumento di conoscenza della psicologia degli altri e, dunque, di noi stessi.